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RICEVIAMO
da Giuseppe

 

      Spett.le Salpan,
mi chiamo [...] ed ho 23 anni. Da poco ho conosciuto il vostro bel sito.
      Vi scrivo per rendervi partecipi della mia realtà di cattolico sofferente: sofferente per lo stato in cui versa la Santa Chiesa di Cristo (quella Militante, ovviamente).

 

Egr. Sig. Giuseppe,
la ringraziamo della sua mail e dei complimenti, che tuttavia non ci impediranno di essere sinceri con lei, chiamando le cose col loro nome.
La sofferenza che lei prova per il triste stato in cui versa la Chiesa è un dono di Dio ed evidenzia la sua sensibilità alla grazia.

L'anno scorso, di questi tempi, decisi di iscrivermi ad un corso di teologia per laici, uno di quelli che dovrebbe permettere, dopo la sua conclusione, di insegnare religione, anzi la Religione, nelle scuole pubbliche.

 

La faciloneria con la quale oggi si sfornano professori di religione è spaventosa: si sfornano "teologi" che non conoscono neppure i primi elementi del Catechismo; "teologi" bene infarinati di altre "religioni" ma che non conoscono l'unica vera, la Cattolica; "teologi" che dànno dell'eretico [è successo!] a chi non crede che Allah sia Dio; "teologi" che blaterano di Concilio e disprezzano la Chiesa Una Santa Cattolica Apostolica e Romana da duemila anni...

Ebbene' credo di aver commesso uno degli errori più gravi e madornali della vita mia, dettato forse dalla mia ingenuità.

 

Dice proprio bene, perché si è messo nel pericolo grave di perdere la Fede e di farla perdere a tanti altri. Comunque l'essersene accorto è un bene. Noi non la giudichiamo, ma confidiamo nella misericodia dell'unico Giudice che le ha aperto gli occhi.

      Il perchè? presto detto: non avete idea delle eresie che, mio malgrado, sono stato costretto a sentire e..."vedere": preti in maglione di flanella che comunicavano, gloriandosene, di aver fatto tenere l'omelia a "sacerdotesse" luterane (deprecando il fatto che le donne non avessero spazio nel Sacerdozio) nella propria parrocchia, che trattavano da dementi i Padri riformatori tridentini e da "sporchi reazionarii" (son parole testuali!),

 

Purtroppo l'idea ce l'abbiamo! e sappiamo che quei maestri d'iniquità non si fermano a teorizzare le eresie, ma le mettono in pratica con una condotta scandalosa a tutti i livelli: sciatteria e dissacrazione nell'abbigliamento; connivenza con gli eretici e da eretici; proponimento di sacerdozio impossibile (quello delle donne); predicazione affidata ai maestri dell'errore; superbia e presunzione nei confronti dei Padri Tridentini, verso i quali usano un linguaggio niente affatto caritatevole ("sporchi reazionari") e sintomatico della loro crassa ignoranza e ottusa ostinazione nell'errore.

donne scelte per insegnare teologia della rivelazione, che proponevano il noto slogan modernista della evoluzione dei dogmi...

 

È un fatto che i preti conciliari sono particolarmente sensibili al fascino femminile e lo dimostrano con ripetuti incarichi affidati al gentil sesso, fino al punto di farlo salire in cattedra: non importa se la sparano più o meno grossa, importa la captatio benevolentiae, rendersele simpatiche e riconoscenti.
Comunque l'evoluzione del dogma è una contraddizione in termini: ciò che è definito vero per sempre (per oggi e per domani, anzi per ieri, per oggi e per domani), ciò che è detto dogma appunto perché immutabile, non può cambiare ("evolversi") domani.

      Lo confesso, sono stato un ingenuo a scegliere di iscrivermi a quell'istituto di scienze religiose e adesso non so che fare. Che Dio mi aiuti, soffro proprio nel constatare queste nefandezze.

 

Adesso può fare solo due cose: starsene lontano e pregare tanto la Madonna: se al pentimento unisce la pratica e la preghiera, Dio l'aiuterà certamente, anzi crediamo che già l'ha aiutata illuminandola e dandole la grazia di vedere e sentire in che ginepraio si era cacciato.

      Ho appena letto alcuni vostri interessanti articoli, rimanendo turbato da una frase che in uno di essi ho trovato scritta: "esiste anche il peccato di omissione".

 

È il peccato più comune dei nostri tempi! Vivi e lascia vivere... Perché farti amaro?... Potresti inimicarti!... Perché litigare?... Che dirà la gente?
Non si pensa mai a quel che dirà Dio.

      È vero ed io credo di aver commesso ripetutamente codesto peccato quando, sentendo pronuziare le eresie di cui ho scritto, durante le lezioni, pur col cuore gonfio di sdegno misto a dolore, non intervenivo, ma, per pavidità e mero quieto vivere, facevo orecchie da mercante. non posso, quindi, che constatare d'essere un don abbondio, oltrechè un peccatore.

 

Pazienza, ma ora non si abbatta! Ora è tempo che lei supplisca alle sue precedenti omissioni, nel suo piccolo, quando le si presenterà l'occasione: con l'aiuto di Dio, sia il combattente che prima non è stato. Questo è anche il nostro augurio.

      Ho letto, altresì, che siete Monarchici Borbonici, ebbene vi dico che i miei antenati erano sudditi dei Suddetti.

In Christo,
Giuseppe 

 

Ben venuto in famiglia! Sia, come noi, orgoglioso di essere Borbonico e del Regno delle Due Sicilie.

 

Christus regnet per Mariam et Joseph!
La Redazione

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